Con Elio delle Storie Tese
Roberto Fabbriciani - flauto
Fabio Battistelli - clarinetto
Massimiliano Damerini - pianoforte
Libero racconto di Roberto Fabbriciani, con musiche ridotte da Il barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini.
Una proposta in versione cameristica della nota opera, con l’obiettivo dichiarato di rendere l’opera lirica accattivante e apprezzabile per il pubblico più giovane.Alla musica di Rossini, nella riduzione originale dell’epoca, si unisce dunque un narratore che, dialogando con il pubblico, racconta i momenti salienti e ne introduce i personaggi.
Alla musica di Rossini, nella riduzione originale dell'epoca, si unisce un narratore che, dialogando con il pubblico, racconta i momenti salienti e introduce i personaggi.
L’obiettivo è rendere l’opera lirica accattivante e apprezzabile a un pubblico di giovani.
ensemble Suono Giallo
Andrea Biagini - flauti
Fabio Battistelli - clarinetti
Michele Bianchini - saxofoni
Laura Mancini - percussioni
Simone Nocchi - pianoforte
Musiche di Mauro Porro, Ada Gentile, Fabrizio De Rossi Re, Cristian Carrara, Alessandro Sbordoni, Roberto Fabbriciani, Nicola Sani, Vito Palumbo, Stefano Taglietti e Salvatore Di Vittorio.
Partendo da ideali corrispondenze tra musica e pittura, questo concerto vuole essere un omaggio alla figura di Alberto Burri nel Centenario della sua nascita.
I dieci compositori coinvolti nel progetto hanno messo in relazione il loro lavoro, in modo più o meno diretto, con la poetica di Alberto Burri. Poetica caratterizzata dal continuo agone tra l'apollineo della forma e il dionisiaco della materia.
Gesto e figura, flusso e forma, materiali e strategie procedurali: categorie che ritroviamo anche al centro della riflessione musicale, in tutta la sua vicenda storica e in particolare nel secondo Novecento.
Un omaggio senza parole a uno degli artisti più essenziali e rigorosi della nostra epoca.
L'ensemble Suono Giallo è un gruppo nato a Città di Castello in occasione delle celebrazioni per il Centenario della nascita del pittore Alberto Burri del 2015.
L'intento del progetto è nel nome stesso dell'ensemble: un viaggio sinestetico di kandinskyana memoria, una sintesi delle arti, ossia quell'opera d'arte totale che Wagner aveva cercato di realizzare a Bayreuth.
Da questo presupposto il gruppo si propone di divulgare e promuovere la musica contemporanea con nuove commissioni, concerti e attività educative.
Con Massimo Wertmuller
Fabio Battistelli - clarinetto
Pino Cangialosi - fagotto e percussioni
Massimiliano Damerini - pianoforte
Musiche di Pino Cangialosi
Scritto e diretto da Pierpaolo Palladino
La Roma di fine Ottocento descritta attraverso i pensieri e gli incontri di Ninetto, vetturino di un alto prelato reazionario, il Monsignor Caracciolo, il quale lo incarica di scortare il giovane Conte Enrico, suo nipote, ricercato dalla polizia austriaca. Ninetto dovà stargli vicino, servirlo e controllare i suoi contatti nella città, essendo il giovane di chiare idee carbonare e quindi inaffidabile. Massimo Wertmuller entra ed esce dai panni di ben 25 personaggi della Roma papalina. Un ricchissimo monologo a più voci. La nudità del palco con solo una sedia e due musicisti si riempie invece delle colorite maschere dell'attore.
La storia è ricordata e rivissuta da Nino che segue tutte le tappe di una vicenda romantica in cui le passioni si dividono tra il suo scetticismo di vetturino romano, e l'idealismo del nobile che si innamora nientemeno che di Paolina Bonaparte, la sorella del "fu imperatore", con tutti i rischi che ne conseguono e che trasformano giocoforza Nino nel protettore di Enrico e nel suo migliore amico, fino all'inevitabile compimento del destino di entrambi.
Con Il Pellegrino, Massimo Wertmuller incontra il racconto teatrale interpretando tutti i ruoli dando piena prova del suo talento e della sua maturità artistica; con il solo aiuto di una sedia, semplici oggetti e una musica suonata dal vivo, ci fa immaginare ogni ambiente: piazze, strade e palazzi del tempo.
Con David Riondino e Dario Vergassola
International Chambers Players
Beibei Li - soprano
Fabio Battistelli - clarinetto
Augusto Vismara - violino
Dorotea Vismara - viola
Riviera Lazeri - violoncello
Adattamento musiche di Pietro Paolo Vismara
Collaborazione ai testi Dario Tiano e Marco Melloni
Un viaggio attraverso musica e letteratura, da La Traviata di Verdi a La Dama delle Camelie di Dumas, con le musiche originali ridotte per ensemble da camera eseguite dal vivo dalla International Chamber Player. Lo spettacolo si snoda sull’interazione tra Riondino ( il fine dicitore della storia ), Vergassola ( l’incredulo spettatore di tanta vicenda ), la cantante ( una Traviata che si racconta attraverso le famose arie ) e la musica originale di Giuseppe Verdi arrangiata per ensemble da camera, attraverso una serie di situazioni drammatiche - la vicenda lo impone - ma anche dissacranti.
Colpa, peccato, gelosia, redenzione, felicità, sono e ancor per molto, saranno, i motori dei principali comportamenti umani, ma sono anche sentimenti spesso eccessivi sui quali può scivolare certa satira leggera.
Con Lina Sastri
Roberto Fabbriciani - flauto
Fabio Battistelli - clarinetto
Augusto Vismara - violino
Riviera Lazieri - violoncello
Simone Nocchi - pianoforte
Lina Sastri presenta Cantico un progetto che la vede rileggere il Canto dei Cantici e il Cantico delle Creature, testi che risaltano il senso dell’amore con paziente scavo nella vita affettiva, di relazioni tra uomo e donna. Nella natura lodata come meraviglia del Creato. Adattamenti musicali da Gluck, Mozart e Mendelssohn nell’interpretazione di Roberto Fabbriciani, Fabio Battistelli, Augusto Vismara, Riviera Lazeri e Simone Nocchi.
Dal Cantico dei Cantici gioiello della Bibbia ebraica dove si coniugano sublimemente tenerezza d’animo, desiderio, passione, come armonia del sentimento si passa al Cantico delle Creature di San Francesco dove l’inno alla vita si fa preghiera per la bellezza del creato.
Con David Riondino
Fabio Battistelli - clarinetti
Giovanni Seneca - chitarra
Da qualche anno a questa parte, con lo sviluppo della cultura enogastronomica, si è creato intorno al banchetto, alla cena, alla degustazione, un fiorire di eventi letterari o comunque di animazioni, una rinnovata abitudine al convivio rallegrato da letture e canti.
Nell’antichità, i banchetti erano allietati da racconti: in genere racconti brevi, solitamente satirici ed anche qualche secolo dopo, dal Boccaccio, nel suo Decameron, ci vengono descritte scene analoghe. Di cibo si parla molto anche nelle fiabe (case di marzapane, divoramenti di nonne), insomma, in qualsiasi opera, letteraria o poetica, si trovano continui riferimenti al cibo, descrizioni di banchetti, pagine su certi piatti, per non dire di odi dedicate ad agrumi, carciofi, selvaggina e quantíaltro. Un esempio per tutti, Neruda con le sue odi al limone, al carciofo, alla patata. Musiche ispirate al cibo faranno da contrappunto alla lettura composte da Giovanni Seneca ed eseguite dallo stesso Seneca alla chitarra e da Fabio Battistelli al clarinetto. Un viaggio parallelo tra letteratura e musica attraverso il cibo senza dimenticare il buon bere.David Riondino con la sua verve e ironia imbastirà la serata declamando i versi più belli di Poeti e Scrittori che hanno dedicato parole al cibo e al vino regalandoci un ora di grande letteratura, i bravi musicisti Seneca e Battistelli con la loro musica raffinata e mirata faranno il resto.
Con David Riondino - voce solista
Chiara Riondino - voce solista
Fabio Battistelli - clarinetto
Angelo Lazzeri - chitarra
Alessandro Giachero - pianoforte
Milco Merloni - contrabbasso
Mauro Giorgeschi - batteria
Ideato e diretto da David Riondino
In collaborazione con il Teatro degli Illuminati di Città di Castello
Arrangiamento e orchestrazione per banda di Marco Pontini
Direzione musicale di Fabio Battistelli
Una tra le più significative e importanti raccolta di racconti in versi di Fabrizio De André, uscita nel 1970, rielaborata e interpretata per banda, due voci e coro. La Filarmonica G. Puccini , l’Ensemble corale degli Illuminati insieme ai solisti, con questa interpretazione hanno voluto rendere omaggio al De André rivoluzionario, alle prese con un tema spirituale tratto dai Vangeli Apocrifi, gesto che all’epoca fu oggetto di molte polemiche. L’elaborazione della partitura musicale è stata affidata a Marco Pontini. Il progetto è stato ideato da David Riondino con la collaborazione di Fabio Battistelli.
Con David Riondino e Paolo Bessegato - voci recitanti
Fabio Battistelli - direttore musicale
Musiche: dal repertorio Bandistico di una Banda da individuare sul territorio dell'esecuzione, integrate allo spettacolo dal maestro Fabio Battistelli.
Nel 2007 è ricorso il duecentesimo anniversario della nascita di Giuseppe Garibaldi. Nel 2011 il 150 anniversario dell’unità D’italia. Di Garibaldi si presume di conoscere la figura politica e militare, ma assai meno quella che tratteremo nell’evento: Garibaldi poeta.
Il generale Garibaldi, ferito all’Aspromonte, ebbe una lunga convalescenza, come si sa. Quello che si sa molto meno è che usò la sua immobilità per scrivere un poema. Un poema autobiografico, il cui incipit è concepito a Caprera, e che racconta le proprie gesta, dalle guerre d’America a quelle d’Europa, in endecasillabi sciolti. Se di Garibaldi sono abbastanza noti i romanzi, quasi sconosciuto è il poema autobiografico. Che, indipendentemente dalle qualità letterarie, ci restituisce, come fa sempre la poesia, il sentimento e l’emozione privata del guerriero. E ci illumina su alcuni momenti sentimentali, come nei versi che raccontano la morte di Anita, oppure ci accompagnano tra i bagliori della battaglia di Palermo.Tutta l’impresa americana, e tutta l’impresa dei mille sono raccontate, rivissute, celebrate in versi dal Generale. Integrando i versi del poema, opportunamente ridotti e montati, con brani dell’autobiografia in prosa, seguiamo lo svolgersi delle vicende e soprattutto lo stile dell’uomo, nella sua scrittura oggettiva e soggettiva, in un turbinoso viaggio. Intonandosi alla musica di una banda. La musica, saranno le arie che Garibaldi aveva in mente e nel cuore: la fanfara, la banda, e i temi d’opera che accompagnano il viaggio di Garibaldi. Temi ampiamente presenti nei repertori delle bande popolari, e non a caso: il dna della musica nazionale, che si ritrova nelle bande, ha radici anch’esso risorgimentali. Il Maestro Fabio Battistelli ha con me individuato i momenti di interazione tra partitura musicale e testo poetico, e su quello schema è possibile declinare la musica a secondo del repertorio di ogni banda che abbia un certo numero di arie ottocentesche in repertorio. E in genere l’Inno di Garibaldi ne fa parte.
Partendo da ideali corrispondenze tra musica e pittura, questo concerto vuole essere un omaggio alla figura di Alberto Burri nel Centenario della sua nascita.
L'intento del progetto è nel nome stesso dell' ensemble: un viaggio sinestetico di kandinskyana memoria, una sintesi delle arti, ossia quell'opera d'arte totale che Wagner aveva cercato di realizzare a Bayreuth.
Brani di Mauro Porro, Big Iron; Ada Gentile, Come un Soffio; Fabrizio De Rossi Re, Grande Nero ; Cristian Carrara, Bianco; Alessandro Sbordoni, Mirum; Roberto Fabbriciani, Primavera; Nicola Sani, Verso un altro Occidente II; Vito Palumbo, Discantus; Stefano Taglietti, Gibellina e Salvatore Di Vittorio, Castelli. L’ensemble Suono Giallo è composto da Andrea Biagini, flauti; Fabio Battistelli, clarinetti; Michele Bianchini, saxofoni; Laura Mancini, percussioni e Simone Nocchi, pianoforte.
Il progetto nasce da un'idea di Fabio Battistelli, clerinettista di fama internazionale, il quale dopo aver sentito alcuni brani composti dal chitarrista Massimo Scattolin e da Gianni Ephrikian, ne ha proposto la realizzazione in disco. I brani, data la loro particolare connotazione e struttura musicale, sono stati orchestrati da Gianni Ephrikian che ha voluto riservare una particolare attenzione alle atmosfere, utilizzando quindi un organico orchestrale di dimensioni più ridotte rispetto alla grande orchestra, anche per poter esaltare le parti solistiche del clarinetto e della chitarra. I due principali interpreti, Fabio Battistelli e Massimo Scattolin, emergono per le loro esecuzioni magistrali e sono accompagnati da orchestrazioni cariche di emozioni e di delicate sensazioni.
Brani di Gianni Ephrikian e Massimo Scattolin
Massimo Scattolin - chitarra
Fabio Battistelli - clarinetto
L’orchestra Venetian Dream Ensemble è composta da Pietro Damiano, flauto; Massimo Zanolla, corno; Claudio Colmanet, violino; Elena Centamore, violino, Massimo Semenzin, violino; Domenico Frassetto, violino; Giovanni Costa, viola; Placido Sanson, violoncello e Davide Furlan, pianonoforte.
"...Un progetto musicale che diventa crocevia di generi e culture apparentemente lontani: Bacalov che stringe la mano a Galliano, Gershwin ceek to ceek con Piazzolla tra “discese ardite” e poi le….”risalite” di una geografia musicale che disegna, di volta in volta, sonorità sorprendenti e suggestive. Una continua ricerca di nuove forme espressive tra personalizzazione e pieno rispetto delle partiture originali. Il pianoforte apre la strada al cadenzare del contrabbasso mentre la fisarmonica sposa il clarinetto in un susseguirsi di note che accarezzano, seducono, a volte inquietano, oppure ti fanno sobbalzare tra un’emozione ritrovata, o un nuovo guizzo che possono regalarci la rilettura del grido straziato e straziante di Cavaradossi o la sensualità di Piazzolla. Il moderno con la tradizione, il popolare con il colto senza mai cedere alla tentazione di rifugiarsi nel tecnicismo..."
Brani di Giacomo Puccini, E lucevan le stelle; Turner Layton, After you've gone; Vittorio Monti, Czardas; John Maul, Paganoogie variations; Luis Bacalov, Il Postino; Angel Villoldo, El Choclo; Richard Galliano, Fou Rire; Astor Piazzolla, La muerte del angel; Astor Piazzolla, Ave Maria; George Gershwin, I got Rhythm; Francisco Canaro, La milonga de Buenos Aires; Astor Piazzolla, Libertango. Duo+2Quartet è composto da Fabio Gemmiti, fisarmonica: Fabio Battistelli, clarinetto: Sandro Gemmiti pianoforte e Claudio Campadello, contrabbasso.
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